Come
funziona il Drag Racing: istruzioni per le gare di accelerazione |
Categorie e licenza - E’ possibile partecipare a una gara di accelerazione sia con un’auto da corsa (purché in possesso di regolare passaporto tecnico della Csai/Fia) sia con una stradale regolarmente circolante, ovviamente in categorie separate. Le vetture stradali sono ulteriormente suddivise in auto di serie perfettamente originali (o comunque dotate di accessori omologati) e in auto elaborate, cioè dotate di modifiche tecniche ed estetiche, a patto che sia evidente il loro impiego stradale: debbono quindi presentare i sedili, i fari, le gomme scolpite, le portiere originali e i cristalli di serie. Con le vetture da corsa è necessaria la licenza sportiva richiesta per la categoria corrispondente, mentre per le vetture stradali è sufficiente il tesserino amatoriale (50mila lire) da richiedere presso l’Aci o anche al delegato presente il giorno della gara, una volta in possesso di un certificato medico di idoneità alla pratica sportiva in genere. Per quanto riguarda gli impianti a protossido d'azoto (NOS) il regolamento Csai ammette esclusivamente gli impianti dotati di bombole omologate per l'Italia; le bombole originali americane sono illegali, pertanto i veicoli dotati di tali bombole non potranno essere ammessi alle gare. |
Regolamento
- Nelle
categorie stradali, per rendere ininfluente la potenza della vettura impiegata e
premiare invece l’abilità del pilota, è adottato il cosiddetto regolamento
ET Bracket. In base a questo, il concorrente deve cercare di avvicinarsi il più
possibile a un tempo dichiarato da lui stesso (dial-in o tempo indice) senza
migliorarlo. Infatti, dopo le prove che servono a verificare le proprie
possibilità (a ogni partecipante viene consegnato un foglietto che riporta i
tempi stabiliti), il concorrente deve dichiarare il proprio tempo indice che farà
da riferimento durante le eliminatorie, che sono la gara vera e propria. Per
fare un esempio pratico, mettiamo che un concorrente ritenga di poter stare
dentro un tempo di 12”20 e lo dichiari; in gara può capitare che si scontri
con un avversario che ha dichiarato un tempo indice di 12”60: in questo caso
il verde dell’avversario scatta 4 decimi di secondo prima del concorrente in
questione. Ciò significa che se ipoteticamente entrambi avessero lo stesso
riflesso al verde e rispettassero al millesimo il tempo dichiarato, passerebbero
sul traguardo nel medesimo istante; nella realtà, chi scatterà meglio al verde
e si avvicinerà maggiormente al tempo dichiarato, attraverserà per primo il
traguardo e passerà il turno oppure, in finale, avrà vinto la gara. Ciò che
conta sono dunque i riflessi, la precisione, la capacità di non commettere
errori e la strategia nel dichiarare un tempo indice opportuno, a prescindere
dall’auto usata e dalla sua potenza. |
Infrazioni - E’ assolutamente vietato uscire dalla propria corsia, anche dopo il traguardo, pena la squalifica dalla manifestazione. Partire prima dell’accensione del verde costituisce falsa partenza (si accende la luce rossa) e determina la vittoria dell’avversario, anche se questi facesse break-out. Il break-out (sfondamento) consiste nell’abbassare (migliorare, essere più veloci) il proprio tempo indice e comporta l’eliminazione: questa regola è necessaria perché altrimenti sarebbe troppo facile dichiarare un tempo molto più alto di quello realmente ottenibile, per far scattare prima il verde. |
Obblighi
- Ai
concorrenti con le vetture stradali è fatto obbligo solamente di indossare un
casco regolarmente omologato Fia e un vestiario che non lasci scoperte zone del
corpo (per capirci, vietate magliette e bermuda, ma non è obbligatoria la tuta
ignifuga), oltre ad avere le cinture allacciate. Da questo punto di vista, si
rileva che la CSAI ha compreso come sia anacronistico richiedere norme di
sicurezza più severe per una “manovra di guida” (l’accelerazione partendo
da fermo al semaforo) che chiunque, con la stessa vettura usata in queste gare,
può compiere lungo una quansiasi strada cittadina, in mezzo al traffico e ai
pedoni, e con alberi, pali o fossati sul ciglio stradale. Nel caso della gara,
invece, ciò si svolge in assenza di traffico e di ostacoli, oltre che con
l’assistenza di ufficiali di gara, personale medico e servizio antincendio
pronti ad intervenire in qualsiasi istante. |
Perché
le gare di accelerazione sono sicure: |
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Si svolge tutto in un breve rettilineo (402,34 metri di percorso di gara per il
quarto di miglio oppure 201,17 per l’ottavo di miglio).L’assenza di curve rende pressoché nulla la possibilità di
uscita di strada (intesa nel senso classico del termine) e la brevità
dell’impegno evita le perdite di concentrazione. |
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Si corre con vetture normalmente impiegate su strada. I concorrenti arrivano sul
luogo della competizione al volante della stessa vettura che utilizzeranno in
gara: se questa dovesse dare dei problemi, questi si manifesterebbero molto più
facilmente nel corso del trasferimento su strada pubblica, con curve, situazioni
di guida impegnative e fondo molto più irregolare di una pista d’aeroporto o
di un tracciato approvato dall’apposita commissione. |
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Lo spazio è appositamente allestito per la competizione. Non vi sono ostacoli
fissi intorno, e vi sono l’ambulanza, il medico e il servizio antincendio
pronti ad intervenire in qualsiasi situazione d’emergenza dovesse verificarsi
mentre si sta facendo qualcosa che chiunque può fare in una strada aperta al
traffico, in ben differenti condizioni di assistenza. |
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I concorrenti sono stati verificati. Per correre, ogni concorrente deve aver
mostrato un certificato medico (che attesta le sue idonee condizioni di salute)
e la patente: quest’ultima certifica senza ombra di dubbio che, ai fini
legali, tale concorrente è stato ritenuto idoneo a condurre e controllare la
vettura guidata in qualsiasi situazione ipotizzabile; e quella di un breve
rettifilo sembra la più favorevole fra queste. |
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La presenza degli spettatori è ammessa solo in corrispondenza dei primi metri
del tracciato di gara. Poiché si tratta di una gara di accelerazione, i
concorrenti partono da fermo; di conseguenza, nella prima parte del tracciato di
gara non hanno ancora avuto la possibilità di raggiungere velocità elevate.
Per questo motivo la possibilità di perdita di controllo del mezzo in questo
tratto è veramente remota, e in ogni caso, la bassa velocità consente di
arrestare il veicolo in uno spazio ridotto. |